di Giovanni Longhi
BELLUNO – Una sbandata sulla destra, verso il ciglio della discesa che da Colderù porta a Lentiai, l’Ape Piaggio che sale per qualche metro sulla scarpata che la costeggia, poi si rovescia su un fianco, sul tetto, capotta ancora un paio di volte e torna in mezzo alla strada rovesciandosi definitivamente con le tre ruote all’aria e stritolando nella morsa d’acciaio delle lamiere contorte i due occupanti: sono morti così ieri poco prima delle 15 Isidoro Cecconet e Augusta Scarton, marito e moglie rispettivamente di 76 e 74 anni di Lentiai.
Un automobilista che è arrivato sul punto dell’incidente pochi minuti dopo, ha immediatamente chiamato il 118. La centrale operativa ha smistato un’ambulanza dall’ospedale di Feltre e dopo una manciata di minuti l’equipaggio era arrivato contemporaneamente a una squadra dei Vigili del Fuoco di Feltre. Servendosi di pinze oleodinamiche i pompieri hanno tranciato i montanti del tetto del motocarro, ma per Isidoro Cecconet e Augusta Scarton non c’era più nulla da fare: l’impatto con il terrapieno, le rotazioni all’interno del piccolo abitacolo dell’ApeCar avevano provocato politraumi che si sono rivelati fatali. I corpi sono stati adagiati uno a fianco all’altro su un telo di nailon steso sull’asfalto e poi coperti da un unico lenzuolo bianco, uniti nella morte così come lo erano stati per più di mezzo secolo nella vita.
La strada nel frattempo è stata chiusa con nastro bianco e rosso dei vigili del fuoco a delimitare l’area dell’impatto. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia stradale di Feltre e le cause per cui Isidoro Cecconet che era alla guida dell’Ape, ha perso il controllo del mezzo provocando poi la sbandata, la breve salita sulla scarpatina laterale e infine il ribaltamento mortale, sono ancora in corso di accertamento.
Tra le ipotesi anche quella di un malore. …